1999 - Ceramica D.O.C. - Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903 Albisola

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1999 - Ceramica D.O.C.

IL TORNIO notiziario culturale della ceramica
il Tornio Notiziaruio Culturale della Ceramica

CERAMICA DOC ALBISOLESE
di Tullio Mazzotti






   Mercoledì 24 febbraio 1999, alle ore 18, presso la Scuola di Ceramica del Comune di Albisola Superiore si è riunito per la prima volta l’organo preposto al funzionamento del Marchio DOC della ceramica albisolese, ovvero il Comitato di Disciplinare.
   Erano presenti :
per la Regione Liguria il Geom. Figaro
per la Provincia di Savona il Prof. Massimo Trogu
per il Comune di Albisola Superiore il Sindaco GB Durante e il Consigliere Benedetto Gaggero
per la Camera di Commercio di Savona la D.sa Anna Maroscia
per la Confartigianato il Sig. Tullio Mazzotti
per l’ Associazione Ceramisti di Albisola la Sig.ra Leda Zannoni
per il Centro Ligure per la Storia della Ceramica la D.sa Dede Restagno
per il Museo Manlio Trucco il Sig. Arrigo Cameirana.
   Purtroppo bisogna segnalare l’assenza dei rappresentanti dell’Amministrazione di Albissola Marina che sembrano essere insensibile verso i problemi della ceramica sebbene quest'ulima rappresenti una risorsa culturale e occupazionale del loro territorio.
   I presenti hanno eletto presidente del Comitato il Prof. Massimo Trogu e segretario il rappresentante della Confartigianato di Savona il ceramista Tullio Mazzotti.
   Il Comitato dovrà essere al servizio dei ceramisti che intendono utilizzare per la loro produzione il marchio e sarà tenuto a svolgere un grande lavoro:

   -dovrà valutare le domande di ammissione inoltrate dai ceramisti che intenderanno apporre sulla propria produzione ceramica il Marchio DOC
   -dovrà individuare e catalogare le forme e i decori afferenti gli stili individuati come tradizionali
   -dovrà vigilare sull’osservanza delle norme di Disciplinare.

   L’esistenza di un marchio DOC, che speriamo possa veramente e rapidamente definirsi nella sua funzionalità operativa, avrà sicuramente una forte valenza commerciale sostenendo e qualificando l’immagine della produzione dei ceramisti che intenderanno utilizzare il marchio.
   Inoltre una volta completata la fase di individuazione degli archetipi delle forme e dei decori, si sarà scritta un’altra importante pagina di testimonianza della ceramica albisolese; una pagina a disposizione degli studiosi ma anche a disposizione, e sopratutto, dei giovani ceramisti che potranno così attingere per la loro produzione a modelli di più alta qualità.
   Un altro influsso benefico che il marchio DOC potrebbe portare nell’ ambiente ceramico è legato alla nascita di un comune denominatore a cui i ceramisti potranno ispirarsi nella loro produzione, un linguaggio e obbiettivi comuni pottrebbero portare a riaffermare una collaborazione più profonda fra le varie fabbriche.
 La sede del Comitato di Disciplinare è stata fissata presso la :
Scuola di Ceramica di Albisola Superiore
Via alla Massa
17013 Albisola Superiore
Tel 019 485785
Cenni storici sull'iter legislativo
Tutela della ceramica artistica e tradizionale
e della ceramica di qualità
Legge 9 luglio 1990 n° 188 e modifiche apportate dall’articolo 44 della legge 6 febbraio 1996 n° 52



Di Marchio DOC si inizia a parlare nel 1980 con disegno di legge presentato da un gruppo di senatori.
L’iter legislativo è stato molto lungo e solo il 9 luglio 1990 viene approvata la legge n° 188 sulla "Tutela della Ceramica artistica e tradizionale e della ceramica di qualità". Tale normativa è stata successivamente modificata in alcune sue parti dall’art 44 della legge n° 52 del 6 febbraio 1996.
Le Albisole sono state riconosciute zona di Antica Produzione Ceramica unitamente a :

Assemini (CA)
Bassano del Grappa (VI)
Caltagirone (CT)
Capodimonte (NA)
Castellamonte (TO)
Castelli (TE)
Cerreto Sannia e San Lorenzello (BN)
Civita Castellana (VT)
Deruta (PG)
Faenza (RA)
Grottaglie (TA)
Gualdo Tadino (PG)
Gubbio (PG)
Impruneta (FI)
Lodi (MI)
Montelupo Fiorentino (FI)
Nove (VI)
Orvieto (TR)
Santo Stefano di Camastra (ME)
Sciacca (AG)
Squillace (CZ)
Vietri sul Mare (SA)
Urbania (PS)

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA CERAMICA ARTISTICA E TRADIZIONALE DI ALBISOLA


PARTE I
ALBISOLA E LA CERAMICA: CENNI STORICI
La tradizione ceramica in Albisola nasce nel XV secolo e continua senza interuzzioni culturali o produttive sino ad oggi.
Essa riveste importanza culturale, occupazionale ed economica con notevoli influssi anche nelle attività turistiche.
Nel territorio albisolese vi sono bacini argillosi che nei secoli scorsi sono state ampiamente sfruttate.
Per la sua collocazione geografica e i collegamenti con le regioni limitrofe (via mare con la Francia e via terra con il Piemonte) e per la ricchezza di materia prima si sviluppò l' arte figulina.
In cinque secoli di storia la ceramica albisolese, che già nel 1500 aveva una diffusione straordinaria in molti paesi europei, mantenne e rafforzò la sua immagine raffinata e di pregio.
La sensibilità e le capacità artigianali rappresentano le più pregevoli caratteristiche dei maestri albisolesi nel campo ceramico sia in Italia che nel mondo.
Tali doti, integrate appieno nel tessuto sociale di Albisola, hanno portato a una proficua e impareggiabile collaborazione fra gli artisti e gli artigiani che hanno arricchito il bagaglio culturale della cittadina.
E' su questi presupposti che l' attività odierna fonda le sue basi.

PARTE II
LE ISTITUZIONI CERAMICHE
NEL SUO COMPRENSORIO E IN QUELLO SAVONESE
Il fervore produttivo e culturale che ha animato Albisola e il comprensorio savonese dal XII secolo ha lasciato testimonianze di grande rilevanza.
Ancora oggi Albisola può vantare un ruolo artigianale e culturale nel settore, con la presenza di importanti istituzioni pubbliche e private:
Museo Manlio Trucco, Albisola Superiore
Museo d' Arte Contemporanea, Albissola Marina
Civica Pinacoteca di Savona, Sala Ceramica, Savona
Civico Museo Archeologico del Priamar, Savona
Museo Giuseppe Mazzotti 1903, Albissola Marina
Archivio storico Tullio D' Albisola, Albissola Marina
Raccolta Museale Villa Jorn, Albissola Marina
Scuola di Ceramica, Albisola Superiore
Associazione Ceramisti di Albisola
Centro Ligure per la Storia della Ceramica, Albisola Superiore

ARTICOLO 1
DIRITTO ALLA DENOMINAZIONE
1 La denominazione di origine "Ceramica Artistica e Tradizionale di Albisola", in base alla legge 9 luglio 1990 n° 188, è riservata ai ceramisti iscritti nel Registro dei produttori di ceramica artistica e tradizionale depositato presso la Commissione Provinciale per l' Artigianato di Savona.
2 Detta denominazione viene riportata nei marchi di identificazione apposti sulle opere prodotte nella zona di affermata tradizione ceramica di cui all' art 2 che rispondono alle caratteristiche, alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare.

ARTICOLO 2
ZONA DI PRODUZIONE
La produzione oggetto del presente disciplinare deve avvenire nelle manifatture o altri opifici posti entro il territorio comunale di Albisola Superiore e di Albissola Marina.
E' altresi annessa nella zona di produzione del presente disciplinare la parte di territorio del Comune di Savona a est del torrente Letimbro.

ARTICOLO 3
MATERIE PRIME E FASI PRODUTTIVE
1 Le argille per la produzione di ceramica artistica e tradizionale, secondo le tipologie merceologiche indicate dall' art 2, comma 3, della legge 188/1990 (porcellana, gres, terracotta comune, maiolica, terraglia), dovrebbero essere preferibilmente ottenute, in particolare per le argille da maiolica, nei bacini del comprensorio albisolese, ai fini di difendere e conservare le caratteristiche tecniche, produttive, strutturali e morfologiche dei prodotti ceramici e di sostenere uno sviluppo qualificato delle attività ceramiche, valorizzando l' antica tradizione della zona. E' consentito impiegare argille provenienti da altre regioni italiane, purchè, le proprietà chimico fisiche e le caratteristiche tecnologiche del prodotto finito mantengano intatte tutte le caratteristiche peculiari delle tipologie merceologiche delle produzioni ceramiche della zona.
2 Per la produzione è prescritto l' uso di argille consone, nelle caratteristiche morfologiche, strutturali a quelle usate originariamente negli stili riprodotti.
E' consentito l' uso di argille rosse unite a argilla bianca solo per particolari produzioni.
3 Tutte le fasi della lavorazione devono avvenire secondo procedimenti produttivi consoni agli stili riprodotti.
4 Il semilavorato deve riportare inciso nella pasta (in modo profondo e chiaramente visibile) una sigla identificante il laboratorio in cui è stata realizzata la foggiatiura.
5 Tutte le fasi produttive devono avvenire nell' interno della manifattura, opificio o laboratorio del produttore ceramico iscritto al Registro, ma è consentito :
a) provvedersi di piastrelle in semilavorato reperite al di fuori della zona del presente disciplinare
b) commissionare la foggiatura del semilavorato ad altri laboratori purchè essi risiedano nel territorio indicato all' Art 2 e siano iscritti all' Albo delle imprese artigiane o nel Registro ditte della Camera di Commercio di Savona.
c) avvalersi dell' antica pratica di attivare l' esecuzione di decori da eseguire a domicilio, purchè l' esecutore risieda nel territorio indicato all' Art 2 e sia iscritto all' Albo delle imprese artigiane o nel Registro ditte della Camera di Commercio di Savona.
5 E' consetito operare con la tecnica di decorazione a terzo fuoco (o piccolo fuoco) su maioliche con motivi decorativi afferenti ai vari stili tradizionali albisolesi dove gli stili riprodotti lo prevedano in origine.
6 Non è consentita mediante processi di produzione seriale (decalcomanie, serigrafie, applicazioni a rilievo e quanto altro non realizzato con tecnica originale) la realizzazione di motivi decorativi o decorazioni che appartengano agli stili e decori della tradizione ceramica albisolese tutelati dalla Legge 188/1990.

ARTICOLO 4
STILI E DECORI DELLA TRADIZIONE CERAMICA DI ALBISOLA
1 Sono storici della tradizione ceramica albisolese i seguenti stili e decori:
a) Il Trecento
b) Il Quattrocento
c) Il Cinquecento
d) Il Seicento
e) Il Settecento
f) L' Ottocento
g) Il Novecento
2 Il rispetto e la fedele osservanza degli stili con i modelli, le forme, e i decori di dette produzioni tradizionali, vengono riscontrati con gli archetipi esistenti negli archivi del Centro Ligure per la Storia della Ceramica e nei Musei o collezioni in Italia e all' estero.
A cura dell' Associazione Ceramisti di Albisola e del Centro Ligure per la Storia della Ceramica sarà redatta una catalogazione contenente la descrizione delle forme, dei decori, delle caratteristiche tecniche, produttive, strutturali e morfologiche attinenti gli stili oggetto del presente disciplinare.

ARTICOLO 5
MARCHIO E DENOMINAZIONI
1 Costituisce parte integrante del presente disciplinare un marchio consistente nella rappresentazione grafica di carattere generale definita e approvata dal Consiglio Nazionale Ceramico. Il marchio, nel suo modello nazionale, contiene i seguenti elementi essenziali :
a) la denominazione legale "Ceramica Artistica e Tradizionale", che può essere rappresentata anche tramite sigla alfabetica;
b) la zona di affermata tradizione ceramica individuata con il nome "Albisola" o, in alternativa, oppure in aggiunta, tramite una rappresentazione grafica di carattere distintivo, consistente in disegni, figure, scritte o colori relativi alla produzione ceramica da tutelare.
2 Nel modello di marchio restano disponibili appositi spazi o campi, delimitati in modo da consentire ai singoli produttori ceramici iscritti al Registro di apporre i segni necessari alla propria identificazione. A tal fine ogni produttore deve indicare:
a) il nome, la sigla, il segno o il numero d' iscrizione nel Registro secondo i tipi che ogni produttore è tenuto a depositare presso il Registro della Commissione Provinciale per l' Artigianato e presso il Comitato Diciplinare;
b) le tipologie dei materiali utilizzati dal produttore (porcellana, gres, terracotta comune, maiolica, terraglia) definite in conformità alle norme UNI, per le quali possono essere utilizzate sigle di identificazione.
3 In ogni manufatto devono essere indicati in modo indelebile:
a) la denominazione legale e gli elementi distintivi di identificazione della zona di cui al presente disciplinare di cui alla lettera a) del comma 1;
b) gli elementi distintivi di cui alle lettere a) e b) del comma 2;
c) per le produzioni destinate a venire a contatto con sostanze alimentari o con sostanze di uso personale, la specifica indicazione prevista in conformità alle norme vigenti.

ARTICOLO 6
PRODUTTORI INNOVATIVI
1 Sono tutelate, ai sensi del presente disciplinare, quelle produzioni ceramiche contenenti le forme innovative che possono essere considerate come un naturale sviluppo ed aggiornamento degli stili, forme, modelli e decori tradizionali nel più fedele rispetto della tradizione artistica e che siano autorizzati dal Comitato di Disciplinare.
2 i ceramisti avvalendosi di ogni ampia libertà creativa operano per elevare continuamente la qualità della loro produzione agendo in stretta collaborazione con le istituzioni di cui alla Parte II.

ARTICOLO 7
COMITATO DI DISCIPLINARE
1 Il presente disciplinare è sottoposto alla vigilanza del Comitato di Disciplinare, costituito ai sensi della legge 188/1990.
2 Per le funzioni e l' operatività del Comitato stesso si fa riferimento all' art. 7 della legge 188/1990 e al relativo Regolamento e alle delibere di attuazione.
Composizione:
Sindaco del Comune di Albisola Superiore
Sindaco del Comune di Albissola Marina
Assessore all' Artigianato della Regione Liguria
Assessore all' Artigianato della Provincia di Savona
Presidente Camera di Commercio di Savona
Presidente dell' Associazione Ceramisti di Albisola
Presidente Centro Ligure per la Storia della Ceramica
Presidente Commissione Museale Manlio Trucco
Presidente Commissione Museo d' Arte Contemporanea
Membro del Consiglio Nazionale Ceramico
Direttore CONFARTIGIANATO di Savona
Direttore C.N.A. di Savona
o loro delegati.



 
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