2003 - Artisti albisolesi a Santa Teresa di Gallura - Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903 Albisola

Search
Vai ai contenuti

Menu principale:

2003 - Artisti albisolesi a Santa Teresa di Gallura

IL TORNIO notiziario culturale della ceramica
il Tornio Notiziaruio Culturale della Ceramica

Le ceramiche degli artisti albisolesi a Santa Teresa Gallura: tre fatti significativi.
   di Giacomo Lusso


    


   Il 5 di Luglio del corrente anno si è inaugurata sulle banchine del porto turistico di Santa Teresa Gallura (Sassari) e presso la sede del Centro Taphros una collettiva di opere ceramiche contemporanee di  settanta artisti albisolesi o operanti nella fabbriche locali.
   L’evento espositivo, conclusosi a Settembre, è nato dalla collaborazione tra il Comune di Albisola Mare e Santa Teresa Gallura collegando idealmente la sabbia della spiaggia albisolese con le antiche  rocce rosse della costa gallurese. Curatore dell'evento Gigi Scarrone, direzione artistica Roberto Giannotti.
   Nel 2004 la mostra, negli intenti degli organizzatori, sarà riproposta ad Albisola con la presenza  dei rappresentanti del folclore e della cultura del comune sardo.
   La mostra delle ceramiche degli artisti albisolesi a Santa Teresa Gallura  dimostra, ove e a chi fosse necessario, almeno tre fatti significativi.
   Il primo che non è più sufficiente vivere sulle “glorie” del passato e su quanto di “nome” abbia ancora Albisola  nel contesto della ceramica e dell’arte, di conseguenza sia indispensabile andare incontro a nuove e organizzate forme di promozione cultural-turistiche.
   Risulta evidente come sia indispensabile, per un Comune che ha grande tradizione in campo culturale, dotarsi di mezzi (per esempio di un piano pluriennale) e di strumenti idonei (collaborazioni con privati, finanziamenti mirati, gemellaggi culturali tra le città di tradizione ceramica), se vuole effettivamente “vendere il prodotto cultura” (Villa Jorn, Museo all’aperto, itinerari della ceramica e perché no un “museo”!) e  non solo per un ritorno d’immagine ma come volano di indotto non trascurabile.
   Il secondo, dimostrata la validità dell’evento in Sardegna, che sia necessario programmare e prevedere altri momenti di contatto ed esposizione della ceramica d’arte e degli artisti operanti in Albisola, in Italia e in Europa ( qualora vi fosse l’occasione) non lasciando, come spesso accade, la presenza in terra sarda un felice caso isolato frutto del lavoro e dell’intuito di pochi illuminati.
   Il terzo fatto, di grande rilevanza, l’aver vissuto alcuni giorni tra colleghi artisti scambiando punti di vista o rinnovando amicizie e abbattendo “velate barriere”, sempre presenti, nei troppo fugaci incontri albisolesi. Dimostrando però che, pur eterogenea e inevitabilmente collettivo di singoli, la colonia di artisti albisolesi è tutt’altro che estinta.
   Il nostro comodo viaggio in traghetto verso la Sardegna,  che  nulla  ha avuto a che vedere con le avventurose e spesso pericolose navigazioni dei leudi o dei velieri liguri dei secoli scorsi carichi di ceramiche o stoviglie, mi ha fatto sentire per un attimo un ambasciatore (insieme con altri sessantanove) della ceramica d’Albisola  e mi ha dato una piccola, piacevole sensazione di orgoglio.





 
Torna ai contenuti | Torna al menu